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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Extempore - 12 Aprile 2017

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BANG E SCACCHIERA

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FOTO PLASTICO

PETER EISENMAN - La chiesa per il giubileo dell'anno 2000 (Roma)

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PETER EISENMAN - LA CHIESA PER IL GIUBILEO DELL’ANNO 2000 (ROMA) Fin da sempre la chiesa ha acquisito il ruolo di surrogato del paradiso, dove chiunque e in qualsiasi giorno poteva accedervi. Opere stupende e colossali, dai simboli mediatici potentissimi il quale divennero ben presto luoghi di pellegrinaggio. Il pellegrino tendenzialmente è colui che ricerca nella fede una speranza, uno spiraglio di luce che nella vita quotidiana non è possibile ottenere. Il pellegrinaggio viene paragonato ad una terapia, una terapia per lo spirito in grado di conciliare i fatti della distanza con le gioie della prossimità. La chiesa di Eisenman si presenta come un canyon abitato. La frattura principale va a dividere l’opera in due percorsi, simboleggiati come la prossimità e la distanza. Per questo quella che in realtà doveva essere la navata dell’edificio si trasforma di fatto in due navate laterali entrambe destinate al passaggio verso uno spazio di comunione dei pellegrini. Qu

"Architettura e modernità"

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I NY FIVE 
 Kenneth Frampton presentò al pubblico, durante una mostra al MOMA di New York, cinque architetti: Peter Eisenman, Michael Graves, John Hejduk, Richrad Meier e Charles Gwathmey. Eisenman appare subito come la personalità con più spicco e spessore teorico. Aveva già lavorato su analisi che si incentravano sull'analisi formale di edifici sul quale rivendicava la centralità di processi linguistici e sintattici che  presiedevano l'opera. Eisenman sostiene che nessuna rivoluzione è avvenuta a causa della riproposizione del Rinascimento che, ponendo l'uomo al centro di tutto, non da spazio alla riflessione e il ragionamento sull'arte. Eisenman rappresenta la rottura della centralità umanistica, l'oggetto-architettura deve esistere di per sé  e rispondere alle sue leggi interne, non derivare o acquisire valore da un contenuto umano. Ripropone così l'architettura come Testo, per rappresentare la Struttura formale di narrazione. A cominciare dal 1967